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MODELLI DI PREVENZIONE SPORTIVA: COME STRUTTURARLI

Com'è ormai noto da tempo, tutte le associazioni e società sportive devono adottare un Modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva e un Codice di condotta ad esso conforme, finalizzati alla prevenzione e al contrasto di abusi, violenze e discriminazioni nello sport, nonchè alla tutela di tutti i tesserati, in particolare se minori (LEGGI QUI: "I MODELLI ORGANIZZATIVI E LE POLITICHE DI SAFEGUARDING NELLO SPORT").


Modello e Codice devono essere predisposti sulla base delle Linee Guida degli enti affilianti, entro il termine di dodici mesi dalla pubblicazione delle stesse. Per tutti gli enti sportivi detto termine scade tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, quindi fra pochi giorni (salvo proroghe last minute).


Il mancato rispetto del termine non viene sanzionato dal punto di vista normativo, ma i sodalizi inadempienti potrebbero incorrere in sanzioni disciplinari comminate dai propri enti affilianti, che tuttavia sia spera siano tolleranti con chi dovesse "sforare" di poco, vista la scadenza prevista in pieno periodo estivo e, per molti, feriale.


Le Linee Guida degli enti affilianti non dicono come strutturare concretamente il Modello e il Codice ne quali siano gli step necessari da seguire per predisporre tali documenti in modo corretto ed efficace. Alcune Federazioni hanno predisposto dei fac-simile e altri se ne trovano in rete; tuttavia, l'utilizzo di modelli prestampati e di "copia-incolla" trovati sul web è assolutamente da sconsigliare se si vuole adottare un Modello organizzativo cucito su misura (come, in effetti, dovrebbe essere) della realtà sportiva che si vuole disciplinare. I fac-simile possono costituire un punto di partenza, ma la redazione del Modello non può prescindere dall'analisi dell'attività sportiva, della gestione degli impianti e dell'organizzazione societaria di ogni sodalizio.


Di seguito, indico come, prendendo spunto dalla normativa ex D. Lgs. 231/2001, ho strutturato il Modello organizzativo redatto per le associazioni e società sportive che si sono rivolte all'assistenza dello scrivente per svolgere tale adempimento:


  1. Introduzione: riepilogo della normativa di riferimento, nonchè descrizione dell'attività sportiva svolta dal sodalizio e struttura organizzativa del medesimo;

  2. Destinatari: ambito di applicazione soggettivo e oggettivo del modello;

  3. Finalità: funzione del Modello, diritti dei tesserati, obiettivi delle misure di prevenzione, fattispecie rilevanti;

  4. Gestione del rischio: resoconto attività preliminari, mappatura e valutazione dei rischi, aree di rischio individuate, misure di prevenzione preesistenti individuate;

  5. Misure di prevenzione: scopi delle misure, obblighi generali del sodalizio, gestione degli spazi (spogliatoi, ecc.), limitazioni per foto e video, cartellonistica, eventuale video-sorveglianza, limiti ai contatti fisici, gestione di viaggi, trasferte e pernottamenti, selezione degli operatori sportivi;

  6. Misure di contrasto: modalità delle segnalazioni, prevenzione della vittimizzazione secondaria, gestione delle segnalazioni e disciplina dell'attività istruttoria, esito dell'attività istruttoria, diritto di difesa del segnalato, provvedimenti dell'organo direttivo, eventuale mediazione fra le parti, sanzioni disciplinari, sospensione cautelare;

  7. Responsabile Safeguarding: nomina, funzioni, responsabilità, requisiti, dovere di riservatezza, contatti (in allegato al Modello);

  8. Obblighi informativi: obblighi nei confronti dei tesserati, dei lavoratori e dei volontari, obblighi nelle strutture e sul sito web, attività formative e informative, altri obblighi in generale;

  9. Disposizioni finali: entrata in vigore del Modello e norme di rinvio.


Il Modello deve contenere, altresì, il rinvio all'allegato Codice di condotta, il quale deve prevedere:

  • le finalità;

  • i destinatari;

  • i doveri e gli obblighi dei tesserati;

  • i doveri e gli obblighi dei dirigenti e dei tecnici;

  • i doveri e gli obblighi degli atleti;

  • i doveri e gli obblighi degli altri soggetti non rientranti nelle precedenti categorie;

  • gli obblighi informativi;

  • le procedure di selezione degli operatori sportivi;

  • le norme in materia di violazione del Codice, di procedimento per il relativo accertamento e di sanzioni disciplinari (rinvio al modello);

  • la disciplina del conflitto d'interessi e delle incompatibilità;

  • il dovere di riservatezza;

  • il riferimento al Responsabile Safeguarding.


Se hai necessità di supporto per la redazione del Modello organizzativo, puoi prenotare una video-call conoscitiva gratuita, in autonomia, per il giorno e l'orario che preferisci, cliccando su PRENOTA VIDEO-CALL (App Koalendar di Google).

In seguito alla prenotazione ti arriverà la mail di conferma con il link dell'appuntamento (piattaforma Google Meet).


Avv. Michele Margini


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